13 Novembre 2010 INAUGURAZIONE



Skardy



I pasticcini PLAYTOY
Il team "PLAYTOY", da sx Giulia con Playtoy, Andrea, "Intruso", Lorenza, il curattore Elvis

Skardy nel garage
I'M PLAYTOY

I ROBOTS

ROBOT: "B I S C O T T I" - venduto - sold -
ROBOT: "D I N A M O L" - venduto - sold -
ROBOT: "B U D"
ROBOT: "G U N D A M M"


ROBOT: "S P A Z Z O L I"
ROBOT: "L I L L I B O T"

ROBOT: "E X P O C K"


LE FOTO

"A N G E L O  S T E R M I N A T O R E" - 5 stampe numerate su alluminio - venduta la stampa 1/5
"A N G E L O  S T E R M I N A T O R E bianco" - 5 stampe numerate su alluminio - stampa 1/5 venduta - 
"A N G E L O" - frames da video - 5 stampe numerate su alluminio -


FLIPHOTO: "B I S C O T T I" - 5 stampe numerate su alluminio - stampa 1/5 venduta
FLIPHOTO: "E X P O C K" - 5 stampe numerate su alluminio -
"M E D U S A B O T" - 5 stampe numerate su alluminio -
 "G U N D A M M" - 5 stampe numerate su alluminio -


 

I'm PLAYTOY!

Le creature robotiche di Andrea Princivalli attingono ad un immaginario fantascientifico che nel cinema trova i suoi riferimenti principali in Guerre Stellari (G. Lucas, 1977), Terminator (J. Cameron, 1984), Robocop (P. Verhoeveen, 1987) e Io robot (A. Proyas, 2004) arrivando al celebre cartone animato Pixar Wall-E (A. Stanton 2008), ma anche e soprattutto negli anime “made in Japan”: Goldrake, Gundam, Mazinga Z come ricordi lontani, ma sempre presenti. Non è più tempo di robot che salvano il mondo, ma ogni robot dell’artista racchiude emozioni quasi umane… su ogni bullone o pezzo di latta si può scorgere lo scorrere del tempo, e le loro avventure sono tatuate come cicatrici di guerrieri dell’universo, in un futuro remoto di autodistruzione, in cui la nostra anima sopravvive solo nel cuore metallico di questi scarti assemblati dall’uomo. Infatti l’arte di Princivalli si permea di un’etica ecologista nel riutilizzo creativo di “rifiuti”: fili di ferro, cavi elettrici, lampadine, viti, utensili prendono forma dalle sue mani, rinnovandosi e riacquistando un nuovo valore e importanza. Un riciclo vitale dalle sempre straordinarie e inaspettate conclusioni, che a volte si intersecano con la storia dell’arte antica. L’“Angelo sterminatore”, molto emblematicamente rappresenta questa fusione tra il passato e il futuro, quasi una trasfigurazione post atomica della famosa Nike di Samotracia, simbolo universale della tradizione scultorea classica.
Altrettanto unica è la sua produzione di video, suo primo amore artistico, sempre artigianale e sperimentale grazie all’uso di tecniche e materiali originali, dal graffiato su pellicola alla sabbia animata, dal disegno alla stop motion. Questo talento è stato scoperto e valorizzato, tra i primi, dal noto critico giornalista Rai Vincenzo Mollica, che vedendo un video musicale animato da Princivalli, è rimasto talmente colpito dall’impatto comunicativo del suo stile “fumettistico”, da proporgli di realizzare per diversi anni la sigla della sua famosa rubrica televisiva del Tg1 DoReCiackGulp. Famosi anche i suoi videoclip, in cui riesce a colorare e a dare forma visiva alle note e alle melodie, composte e interpretate da musicisti e cantanti di diverso genere: la ska band Fahrenheit 451, i cantanti italiani Gianni Morandi e Andrea Mingardi, i gruppi Persiana Jones e Duffy Punk, per citarne solo alcuni.
Recente collaborazione di grande importanza è quella con Francesco Tullio Altan per l’animazione delle sue tavole a fumetti “Rava Noir”, presentata a Roma lo scorso luglio in occasione del concerto di Enrico Rava, il più conosciuto jazzista italiano. Per dare vita sullo schermo ai personaggi altaniani, il nostro artista usa per la prima volta in Italia la tecnica del motion comic, impiegata negli Stati Uniti dalla casa di produzione editoriale e cinematografica Marvel. Questa mostra è la sintesi di un percorso creativo in continua evoluzione che Princivalli ha iniziato fin da bambino, giocando e, come in fondo ognuno di noi, riuscendo a sognare che una lattina potesse diventare un’astronave spaziale. Per fortuna questa straordinaria capacità visionaria Andrea non l’ha mai persa, anzi si è conservata con tutta la sua freschezza e spontaneità infantili, trasformando il sogno in realtà attraverso la magia dell’Arte.
                                                                                                                     Elvezio Bertoli
                                                                                                                                                                                                                  
SPAZIO BEVACQUA PANIGAI
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